Arte e vino, un connubio celebrato a Verona a Palazzo della Gran Guardia

Arte e vino, due eccellenze del patrimonio culturale e storico dell’Italia, compongono l’universo artistico in mostra a Verona dall’11 aprile al 16 agosto 2015 presso Palazzo della Gran Guardia. Una raccolta di quasi 170 opere di oltre 90 prestatori italiani e stranieri e 41 studiosi è al centro dell’evento culturale nella città scaligera, sede della maggiore fiera del vino italiano da quasi cinquant’anni, e si allinea al tema di Expo Milano 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”.

La mostra, curata da Annalisa Scarpa e Nicola Spinosa, rappresenta un viaggio alla scoperta dell’immagine del vino secondo le forme e le interpretazioni attribuitegli da civiltà e tradizioni millenarie. La simbologia del vino, elemento di richiamo identitario attraverso soggetti mitologici, religiosi e profani, trova realizzazione in una molteplicità di rappresentazioni, che spaziano dalla pittura alla scultura e all’arte decorativa. L’esposizione raccoglie preziose testimonianze artistiche, provenienti dai principali musei e dalle maggiori collezioni internazionali, in un ampio excursus che ripercorre il periodo storico dal Cinquecento al Novecento, per farne emergere peculiarità e risvolti culturali, funzionali alla valorizzazione del vino nelle diverse espressioni artistiche e manifestazioni dell’attività umana.

Grappoli d’uva, calici invocanti brindisi ideali, segno di comunione e di fratellanza, Cristo che sottrae la vite e il suo frutto al tempo assicurandone l’eternità; processioni di putti vendemmianti, menadi e satiri, l’ebbrezza di  Bacco e i suoi eccessi; ed ancora, la fatica dell’uomo, impegnato con il lavoro nei campi ed il raccolto, il ciclo delle stagioni, la terra fonte di ricchezza e di gioia: queste sono alcune delle immagini, tra sacro e profano, che aprono a racconti, allegorie, metafore, paesaggi, e stati d’animo chiamati a veicolare il significato simbolico del vino nell’arco di millenni di usanze e tradizioni. Luci, suoni e colori si amalgamano in modo sublime in un mosaico variegato di arte e cultura, che richiama al rapporto delle maggiori scuole artistiche regionali italiane con la produzione vinicola.

Nell’esposizione trovano spazio in rappresentanza, dunque, personalità di spicco come Lorenzo Lotto, Tiziano, Guido Reni, Annibale Carracci, Peter Rubens, Giovanni Battista Tiepolo, Morandi, emblemi di un dialogo creativo con artisti stranieri come Peter Paul Rubens, Jusepe Ribera, Nicholas Tournier e Picasso, solo per fare alcuni esempi.

Il percorso artistico delineato dalla mostra si caratterizza di ricchezza e varietà, in un’immersione completa di valori e significati insiti nelle culture e nei popoli che hanno segnato la nostra storia passata, e dei quali conserviamo tracce indelebili nel nostro presente.

Fonte: eventiculturalimagazine.com, A cura di Clara Agostini

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