A Palazzo della Gran Guardia a far da alfiere al Veronese
E’ nel cuore della città Scaligera che una trentina di cantine delle terre del Soave saranno presenti nel monumentale palazzo che si affaccia in piazza Bra con più di 200 vini in assaggio, da gustare assaporando le tipicità locali proposte dagli artigiani del gusto e dai ristoratori veronesi. Ognuno, da par suo, alfiere di una italianità che il mondo ci invidia e che trova la sua forza in una storia irripetibile dove al piacere del buono ha sempre corrisposto il piacere del bello che, proprio nello stesso palazzo e fino al 5 ottobre, la mostra del Veronese ne è una delle massime espressioni artistiche. La presenza nell’edificio dei due eventi dunque, è una più che ghiotta occasione per assaporare, in un sol colpo, un esempio di “bello&buono” offerto dalla città del Cangrande . Il “Gusto del saper fare”. Oltre allo scenario, Soave Versus cambia anche stile e si propone come cassa di risonanza del made in Italy tanto apprezzato nel mondo. La manifestazione si aprirà, quindi, al mondo delle abilità artigianali, produttive e culturali della provincia scaligera con l’organizzazione di laboratori didattici, momenti di dibattito e riflessione. Ingresso: ore 18-23, costo di partecipazione al pubblico 15,00 euro, operatori 10 euro, calice di degustazione compreso.
Le tappe di un successo vulcanico
Il Soave è il primo vino italiano ad essere stato riconosciuto nel 1931 “vino tipico”, delimitandone la zona di origine. Il prodotto Soave cresce fino al riconoscimento ufficiale del 1968, anno che fotografa un vigneto già allora di oltre 6000 ettari per una produzione a Doc vicina ai 450.000 ettolitri. Il “fenomeno” Soave si consolida negli anni seguenti fi no a raggiungere oggi i 6900 ettari vitati iscritti alla Doc per una produzione nel 2013 di 517.000 ettolitri. Recenti rilevazioni statistiche, insieme ai dati ufficiali della Regione Veneto, confermano l’area del Soave come la più forte in Italia per la densità viticola. Il comune di Monteforte, nel Soave Classico, ha oltre il 95% della superficie agricola investita a vigneto specializzato, seguono Soave, sempre zona Soave Classico, e poi Colognola, Montecchia e Roncà con percentuali che superano l’80%. Da questi piccoli comuni, racchiusi da confini che poggiano su antichi sedimenti vulcanici, guardando verso la “Verona Parona”, che il Soave scenderà nel cuore della città, per prendersi l’omaggio che gli spetta con il Soave Versus 2014.
Fonte Vini e Vino