Vinoit.it – Best Italian Wine – Eccovi, cari amici, l‘azienda Sclavia: una società agricola specializzata in vini prodotti da vitigni autoctoni delle Terre del Volturno. Le nostre vigne si trovano a Liberi, un villaggio rurale a 40 km da Caserta, su un altopiano incontaminato tra i Monti Trebulani, a 550 m sul livello del mare, tra il Matese e il Volturno. L’azienda possiede 20 ettari, di cui 14 vitati; la cantina misura circa 1000 m2.
I VINI DELL’AZIENDA SCLAVIA
Il Granito è un rosso violaceo strutturato e persistente, con aromi di pepe verde e linquirizia. È fatto con uve di Casavecchia, invecchiato 12 mesi in barrique (13% Vol.).
Il Montecardillo è un rosso rubino da uve di Pallagrello nero, dal sapore asicutto e corposo con note di sottobosco. Invecchia 12 mesi in barrique di rovere (13% Vol.).
Il Calu’ è un bianco giallo paglierino, dal sapore pieno e vellutato, con aromi di albicocca e miele. È vinificato da uve di Pallagrello bianco (80%) e Fiano (20%) e fermenta in tini d’acciaio.
Il Casavecchia ha ottenuto il marchio DOP nel 2012, mentre il Pallagrello è un IGP (Indicazione Geografica Protetta).
A pieno regime, è prevista una produzione di 80.000 bottiglie all’anno.
SCLAVIA VINI: VALORI DI UNICITA’
Antichi vitigni locali, con aree di produzione circoscritte
Il Casavecchia era già noto agli Antichi Romani che lo chiamavano Trebulanum, mentre il Pallagrello era tra i vini preferiti dei Borbone e fu scelto da Ferdinando IV per le Vigne del Ventaglio. Entrambi hanno aree di produzione estremamente circoscritte: il Casavecchia è definito “vitigno rigido” perché esprime il suo pieno potenziale di qualità e gusto solo se coltivato in aree specifiche della provincia di Caserta, nei dintorni di Pontelatone; il Pallagrello è ora coinvolto nel programma regionale di recupero e sviluppo dei vitigni autoctoni.
SCLAVIA VINI: LE NOSTRE VIGNE CRESCONO IN UNA TERRA DI STORIA E CULTURA
Sclavia (“schiavi” in latino) era l’antico nome del paesino dove si trovano le nostre vigne. Il nome cambiò in Liberi nel 1862 per Decreto Regio. L’insediamento era già rinomato nell’Antica Roma per l’alta qualità dei suoi vini e la bellezza dei suoi paesaggi: Plinio il Vecchio citava entrambe le caratteristiche nel Naturalis Historia (77 d.C.) e Cicerone fece costruire la sua villa nella frazione oggi chamata Villa.
SCLAVIA VINI: AGRICOLTURA BIOLOGICA E SPERIMENTAZIONE BIODINAMICA
Sclavia adotta tecniche certificate di coltivazione biologica. Nel 2013 l’azienda avvierà una sperimetazione di tecniche di agricoltura biodinamica in collaborazione con la Facoltà di Agricoltura dell’Università di Napoli “Federico II”.
SCLAVIA VINI: DAL MINORE SFRUTTAMENTO DEL SUOLO UNA QUALITA’ SUPERIORE
Sebbene i disciplinari di produzione di Pallagrello e Casavecchia consentano un tetto massimo di 80 quintali di uva per ettaro, Sclavia limita la sua produzione a 40 per rispettare a pieno i ritmi e la capacità generativa della terra. Per un vino buono ed etico.
SCLAVIA VINI: UNA CANTINA FUNZIONALE E ARTISTICA
La struttura della cantina consente di trasferire per gravità il mosto nei tini durante la vinificazione, per evitare al vino lo stress del pompaggio meccanico. L’edificio è stato progettato da architetti italiani di fama internazionale (Luciano Palmiero e Davide Vargas); il progetto è stato pubblicato su Domus ed esposto alla Biennale di Venezia.
SCLAVIA VINI: L’ARTE DEL VINO: LOGO ED ETICHETTE D’AUTORE
Il logo di Sclavia è nato dalla mano di Salvatore Ravo, pittore partenopeo di fama internazionale. L’artista ha anche realizzato la nuova serie di etichette d’autore che presenteremo a Vinitaly 2013.
Dettagli dell’azienda
Fondazione: 2003
Sede: Liberi (CE), Italy
Co-fondatori: Carmen Granito (33%), Lucia Ferrara (33%), Andrea Cardillo (11%), Fortuna Mormile (11%), Pasquale Mormile (11%)
Contatto CEO: granito@vinisclavia.it
Dipendenti: 3 tecnici esperti (un enologo, un agronomo, un amministratore); 2 operai; da 3 a 10 lavoratori stagionali
Settore di mercato: distributori, bar e ristoranti, enoteche
VINITALY 2013 – potrete visitare l’Azienda SCLAVIA VINI presso il Padiglione B (Campania)
