Protagonisti dell’edizione 2012 il Brunello di Montalcino 2007, la Riserva 2006 e il Rosso di Montalcino 2010, tutte vendemmie premiate con il massimo del punteggio. Intanto il grande rosso toscano continua a crescere sul mercato nazionale ed internazionale.
BRUNELLO DI MONTALCINO
Montalcino – Un evento a 15 stelle. È quello che si è aperto a Montalcino con Benvenuto Brunello, il tradizionale appuntamento in cui i produttori presentano ufficialmente l’annata che sta per essere lanciata sul mercato e le anticipazioni su quella appena vendemmiata. Quest’anno infatti l’anteprima avrà per protagonisti 3 vini di vendemmie che hanno ricevuto le 5 stelle, cioè il massimo del punteggio ottenuto dalla commissione che ogni anno valuta la bontà della vendemmia.
BRUNELLO DI MONTALCINO “STAR” INTERNAZIONALE
«Quest’anno Benvenuto Brunello ospita delle vere “star” dell’enologia nazionale ed internazionale – commenta il Presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino Ezio Rivella. Siamo convinti che i risultati raggiunti lo scorso anno in termini di fatturato, aumentato del 10% rispetto all’anno scorso, dimostrino ancora una volta la forza di un territorio che è riuscito a innescare nuovamente un ciclo economico positivo dimostrando una grande capacità di autocontrollo».
Sul piano economico infatti il comparto ha registrato un giro d’affari di 155.000.000 euro per le aziende produttrici, con un incremento superiore al 10% rispetto all’anno precedente (quando era 140.000.000 euro). Assolutamente significativa la performance del Rosso (con 4.500.000 di bottiglie, contro le 3.200.000 del 2010), che mette in evidenza ancora una volta la forza di un territorio che è riuscito ad innescare nuovamente un ciclo economico positivo (aumento delle bottiglie immesse in commercio con una tendenza positiva dei prezzi).
BENVENUTO BRUNELLO
Sulle annate “superstar” celebrate nell’edizione 2012 di Benvenuto Brunello, si può ribadire quanto già sottolineato da critica e produttori. Per il 2007 tutti furono concordi che la vendemmia avrebbe dato un vino elegante e strutturato, con buona componente polifenolica e dall’acidità contenuta. Ciò grazie ad uve con elevate gradazioni zuccherine e con la maturazione delle componenti fenoliche. Per quella del 2006 e del 2010, la critica è concorde: due tra le migliori annate di sempre. Per quanto riguarda la prima, è sufficiente dire che un Brunello di Montalcino 2006 ha ottenuto il 4° posto assoluto nella classifica mondiale dei “Top 100” stilata dalla prestigiosa rivista americana Wine Spectator, oltre a svariati altri riconoscimenti sulle guide italiane (L’Espresso, Slow Wine, Veronelli, Duemilavini Ais/Bibenda, Tre Bicchieri, Vinibuoni d’Italia, ecc.). Per quel che concerne la seconda, produttori ed esperti condividono l’opinione che l’annata 2010 abbia manifestato caratteristiche straordinarie per il Sangiovese, sia sotto il profilo organolettico sia sotto quello dei parametri compositivi, che – oltre ad una gradazione alcolica di ottimo livello ed, in alcuni casi, in alcuni casi anche piuttosto alta – presentavano valori di polifenoli totali, di antociani e di estratto molto elevati e raramente riscontrabili in questo vitigno.