Un comitato di professionisti del settore vino di altissimo livello ha stilato la classifica delle cinquanta migliori etichette della Penisola del 2012. Si chiama Best Italian Wine Awards l’evento nato da un’idea di Luca Gardini, già campione del mondo dei sommelier, e Andrea Grignaffini, critico enogastronomico. Che già fa molto discutere. Al primo posto il Trebbiano d’Abruzzo 2007 Valentini.
Si tratta di un vero grande evento all’insegna dell’italianità curato con molta intelligenza. Un evento che trova la sua ragione nei risultati della Bit 2013 di Milano che vede il Turismo in Italia in crescita solo nelle zone in cui meglio è stato promosso il Vino Italiano. Ciò è sufficiente per lasciar dire a VINOIT.IT: “Bravi, anzi, bravissimi Luca Gardini e Andrea Grignaffini”.
Una classifica assolutamente nuova. Potrà piacere o meno, riscuotere critiche o plausi, potrà trovare gli enoappassionati d’accordo o meno sulla posizione data alle diverse etichette. Ma, comunque, è la novità dell’anno nell’universo del vino italiano.
BEST ITALIAN WINE AWARD
Con l’evento Best Italian Wine Awards, nato da un’idea di Luca Gardini, già campione del mondo dei sommelier, e Andrea Grignaffini, critico enogastronomico e creative director della rivista SPIRITO diVINO, si è voluto valorizzare il vino made in Italy con una classifica stilata da un comitato di addetti ai lavori d’altissimo profilo, tra i quali Enzo Vizzari, direttore delle Guide (ai vini e ai ristoranti d’Italia) dell’Espresso, Daniele Cernilli, il “doctorwine.it” già curatore della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso, Pierluigi Gorgoni, Docente di enologia presso ALMA, Raoul Salama, docente alla Facoltà di Enologia di Bordeaux e capo redattore della rivista “La Revue du Vin de France”, Tim Atkin, master of Wine inglese e giornalista del “The Economist”.
LA PRIMA VOLTA IN ITALIA
Per la prima volta in Italia un gruppo di esperti (sommelier, critici, enologi) si sono messi insieme per stilare la loro classifica dei 50 migliori vini italiani. Un’iniziativa nuova innanzi nel metodo. Ci tiene a sottolinearlo Enzo Vizzari, e componente della giuria che l’ha stilata: “I partecipanti sono un gruuppo di amici che hanno voluto riunirsi per fare un gioco serio, con regole semplici. Ciascuno ha proposto la sua personale lista di 100 vini. Sia chiaro, non produttori ma vini, intendendo l’ultima annata disponibile di quel vino”.
Si tratta insomma di una classifica assolutamente collocata nel tempo.
Altra cosa interessante, poi, secondo Andrea Grignaffini, direttore del magazine Spirito diVino e coautore dell’Enciclopedia del vino, è che la classifica “è una sintesi di gusti ed esperienze diversi. Una lista che abbina palati italiani con inclinazioni internazionali, gusti tradizionali a preferenze per i vini naturali”. I panelist hanno elencato 100 vini ciascuno. Incrociando i dati si è arrivati a 170 vini ‘finalisti’ che sono poi stati assaggiati da tutti i panelist insieme, alla cieca, e votati in centesimi. Ecco che questa lista dei 50 Best wine altro non è che la somma aritmetica data da ciascun esperto della giuria. E questo è il risultato:
1 Valentini Trebbiano d’Abruzzo 2007
2 Mascarello Giuseppe e Figlio Barolo Riserva Monprivato Cà d’ Morissio 2004
3 Tenuta San Guido Bolgheri Sassicaia 2009
4 Conterno Giacomo Barolo Riserva Monfortino 2004
5 Quintarelli Giuseppe Amarone della Valpolicella Classico 2003
6 Giacosa Bruno Barolo Le Rocche del Falletto 2007
7 Mastroberardino Radici Taurasi Riserva 2005
8 Marco De Bartoli Vecchio Samperi Ventennale s.a.
9 Ferrari Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2001
10 Casanova di Neri Brunello di Montalcino Cerretalto 2006
11 Montevertine Le Pergole Torte 2008
12 Elio Grasso Barolo Gavarini Vigna Chiniera 2008
13 Travaglini Gattinara Riserva 2006
14 Dal Forno Romano Amarone della Valpolicella di Monte Lodoletta 2006
15 Fattoria Zerbina Albana Di Romagna Passito Scaccomatto 2008
16 Lis Neris Tal Lùc 2008
17 Palari Rosso del Soprano 2008
18 Cavallotto Barolo Bricco Boschis 2008
19 Zidarich Carso Vitovska 2009
20 Poggio di Sotto Brunello di Montalcino Riserva 2006
21 Massolino Barolo Riserva Vigna Rionda 2005
22 Rizzi Barbaresco Pajorè 2008
23 Produttori del Barbaresco Barbaresco Riserva Ovello 2007
24 Biondi Santi Tenuta Greppo Brunello di Montalcino Riserva 2006
25 Miani C.O.F. Sauvignon Saurint 2010
26 Case Basse Brunello di Montalcino Riserva 2005
27 Pietracupa Greco di Tufo 2010
28 Voerzio Roberto Barolo La Serra 2008
29 Castello Banfi Brunello di Montalcino Riserva Poggio all’Oro 2006
30 Ca’ del Bosco Cuvée Annamaria Clementi Rosé 2004
31 Tenute Sella Lessona Omaggio a Quintino Sella 2006
32 Villa Bucci Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva 2007
33 Monte Rossa Cabochon Rosé Riserva 2005
34 Ar.Pe.Pe. Valtellina Superiore Sassella Rocce Rosse 2001
35 Podere Il Carnasciale Il Caberlot 2008
36 Barone Ricasoli Chianti Classico Castello di Brolio Colledilà 2008
37 Vodopivec Vitovska 2007
38 Il Pollenza Il Pollenza 2008
39 La Fiorita Brunello di Montalcino Riserva 2006
40 Rinaldi Giuseppe Barolo Cannubi San Lorenzo-Ravera 2008
41 Garofoli Verdicchio dei C. di Jesi Gioacchino Garofoli 2006
42 Polvanera Primitivo di Gioia del Colle 17 2009
43 Tenuta dell’Ornellaia Masseto 2008
44 Montevetrano Montevetrano 2010
45 Borgo del Tiglio Collio Bianco Ronco della Chiesa 2010
46 Bellavista Franciacorta Gran Cuvée Pas Operé 2006
47 Le Macchiole Messorio 2009
48 Antinori Solaia 2009
49 Marisa Cuomo Furore Bianco Fiorduva 2010
50 Fino Gianfranco Primitivo di Manduria ES 2010
BEST ITALIAN WINE AWARD: UN SEGNALE INTELLIGENTE E POSITIVO
Una classifica come ogni classifica discutibile, che non vuole sostituirsi a nessuna guida, ma essere caso mai un segnale di dove stia andando l’enologia italiana, un’indicazione, una lista di consigli da parte di chi nel mondo del vino lavora e vive. Ecco perché, oltre ai primi 50 vini italiani, c’è anche la sezione dei premi speciali, dati a quei vini-simbolo che rappresentano particolari stili o tendenze.
P R E M I S P E C I A L I
Premio Vino e Tradizione
Costanza produttiva negli anni e rispetto del Genius Loci. I due punti cardine del vino che valorizza la più autentica tradizione.
Vincitore 2012: Radici – Taurasi Riserva DOCG 2005 – Mastroberardino
Premio Vino e Innovazione
Spirito di intraprendenza e sguardo al futuro. Le doti indispensabili per il vino che intende innovare, nel solco della tradizione.
Vincitore 2012: Bonsai – Rosso di Montalcino DOC 2007 – Podere Le Ripi
Premio Vino Promessa
Grandi potenzialità nel presente, scommessa per il futuro. I simboli del vino che può ambire a far parte dell’eccellenza italiana.
Vincitore 2012: Gaia – Falerno del Massico DOP 2011 – Ager Falernus
Premio Vino Pop
Semplice ma sanguigno, schietto ma di carattere. È il vino Pop, il giusto mix tra genuinità e originalità.
Vincitore 2012: Lambrusco di Modena Rosé Spumante 2010 – Cantina della Volta
Premio Vino Quality-Price
Grande qualità ad un prezzo competitivo. Il mix perfetto per andare incontro alle esigenze del consumatore più attento
Vincitore 2012: Amarone della Valpolicella 2007 – La Collina dei Ciliegi
Premio Vino e Terroir
Rispetto del vitigno di partenza, del luogo di origine e del lavoro dell’uomo: il più autentico connubio che un vino possa cercare di esprimere.
Vincitore 2012: Pomorosso – Barbera d’Asti Superiore 2009 – Coppo
Premio Azienda nella Storia
Un esempio per chi inizia, un punto di riferimento per chi ambisce a far parte della storia del vino italiano.
Vincitore 2012: Marchesi de’ Frescobaldi
Premio Miglior Sommelier
Classe, eleganza e professionalità. Le autentiche e imprescindibili credenziali dell’ambasciatore del vino italiano nella ristorazione italiana di eccellenza.
Vincitore 2012: Mauro Scarponi – La Madonnina del Pescatore
PRESTO VOLUMETTO VADEMECUM
Alla classifica, che per chi ama ‘leggere nero su bianco’ sarà pubblicata sotto forma di volumetto-vademecum come allegato alle rivista Monsieur e Spirito diVino, hanno contribuito anche professionisti come Antonio Paolini, giornalista e critico enogastronomico nel comitato esecutivo della guida ai ristoranti dell’Espresso, Federico Graziani, già miglior sommelier d’Italia, Marco Pozzali a cui si devono gli abbinamenti vino-cibo per numerose collane di libri, Alberto Cauzzi, ideatore del progetto Passione Gourmet, Elio Ghisalberti, firma per L’Eco di Bergamo della pagina “Sapori e Piaceri”, Andrea Battilani e Marco Tonelli, profondi conoscitori dell’enologia nazionale e francese.